giovedì 21 marzo 2019

DIARIO

DIARIO

ICT

• Fotografia

1. Abbiamo fatto la conoscenza del fotografo, Luca Bresadola, che ci avrebbe accompagnato in
questa esperienza. Nel corso del primo incontro, egli ci ha esposto metodi di ripresa e fotografia
per mettere in risalto un certo soggetto rispetto ad altri.
Esempi sono l’utilizzo di colori contrastanti con quelli dello sfondo, specialmente il rosso; a
questo proposito, ha condiviso con noi una massima imparata a scuola di fotografia: “If you can’t
make it bigger, make it red”.
Un’altra tecnica da lui esposta è l’utilizzo delle “meccaniche di potere”: posizionare il soggetto
più in alto rispetto agli altri; far si che per raggiungere il soggetto a cui si vuole dare importanza il
secondo debba attraversare un largo spazio (ad esempio una grande stanza); far si che il
personaggio scelto sia in qualche modo più grande degli altri (in altezza o larghezza).
Ci è inoltre stato introdotto lo scopo di questo piccolo progetto: realizzare una fotografia
rappresentante “la nostra fragilità”.
2. Con la professoressa Carla Arcieri abbiamo riflettuto sul senso da noi attribuito alla parola
“fragilità”; in seguito abbiamo anche iniziato a pensare a come realizzare la fotografia.
3. Nel secondo incontro col fotografo abbiamo rielaborato e migliorato il progetto precedentemente
sviluppato riguardo la nostra fotografia e la abbiamo in seguito realizzata, utilizzando anche del
cartellone nero ritagliato. La foto è stata scattata da lui per mancanza di tempo.
4. Nel terzo ed ultimo incontro, aiutati dal fotografo, abbiamo sviluppato e stampato la foto. Questo
processo è avvenuto in un’aula nel seminterrato della scuola appositamente allestita per lo
svolgimento di questo lavoro.
I risultati saranno in futuro esposti all’interno della scuola.

TEDESCO

• Medien
1. E’ stato affrontato il tema dell’influenza dei media sui giovani, specialmente sugli adolescenti. In
particolare i social media promuoverebbero immagini di corpi e stili di vita “ideali”, utopici, che
vengono interpretati dagli spettatori come dei must, senza i quali non verrebbero accettati dal resto
della società. Inizia quindi una corsa all’oro dove l’oro, con una buona ricerca, si scopre essere
pirite.
Molti adolescenti però, non riuscendo a raggiungere questi ideali che non sanno essere utopici e
quindi irragiungibili, sviluppano complessi di inferiorità che condizioneranno in seguito ogni loro
scelta e la loro idea della vita.
2. Abbiamo visualizzato video “testimonianze” di ragazzi e ragazze che hanno subito, nel corso della
loro vita, l’influenza dei media e sono riusciti a liberarsene.

• Film
1. Abbiamo guardato il film “Lotte am Bauhaus”, riguardante, appunto, la “Bauhaus”, scuola di arte
ed architettura tedesca.
Il motivo per cui questo film rientra nel tema del progetto è il modo in cui viene trattata la
protagonista Lotte: ella, in quanto donna, viene sminuita ed il merito dei suoi lavori viene sempre
attribuito ad un qualunque uomo la accompagni negli incontri di lavoro.
Anche il modo in cui viene trattata in famiglia è pertinente al tema: il padre assume un ruolo di
superiorità e comando su le altre componenti della famiglia, quali la moglie e le due figlie.
Nonostante questo comportamento sia riconducibile allo stile di vita ed alle abitudini riguardo ai
ruoli in famiglia del tempo, questo comportamento è comunque da evidenziare.

SOCIOLOGY

• Social Inequality
1. E’ stato trattato il tema dell’inequalità di genere, con le conseguenti difficoltà che le donne devono
affrontare nel mondo del lavoro, quali la segregazione orizzontale ed il “glass ceiling”.
Con l’espressione “glass ceiling” si intende la maggiore difficoltà che le donne incontrano nel ricevere promozioni ed occupare posizioni più alte.
“Segregazione orizzontale” indica la differenza tra il reddito di impiegati donne e uomini, dove
quello delle prime è inferiore.

SCIENZE UMANE
• Programmazione
1. Discussione con il professore Nazario Zambaldi riguardo lo svolgimento dell’attività di progetto.
Programmazione.
Contenuti, metodologia.
Materiali. Link video con esempi.

ITALIANO

• “Il corpo delle donne” di L. Zanardo
1. Abbiamo visualizzato in classe il video “Il corpo delle donne” di L. Zanardo. Con questo lavoro
viene denunciato il modo in cui vengono rappresentate le donne nei media, specialmente nella
televisione, e degli stereotipi che questa rappresentazione porta con sé e che di conseguenza
comunica agli spettatori.
• Podcast
1. “Ritualità contemporanea”
Questo podcast critica le “giornate dedicate”, affermando che hanno l’effetto contrario rispetto a
quello inteso: invece di svolgere funzione di sensibilizzazione (che anzi svolgono, ma solo nel
corso della giornata evento) producono un effetto di saturazione dell’argomento.
2. “Femminicidio a processo”
L’argomento trattato è un caso di femminicidio, in cui l’uomo ha in seguito ricevuto uno sconto di
pena. Alcuni pensano che tale sconto sia dovuto al fatto che quest’uomo abbia ucciso la moglie
per gelosia. Si apre quindi un dibattito riguardo il caso ed il processo, arrivando a parlare di
stereotipi riguardanti le donne nelle aule di processo e di “ritorno del delitto d’onore”.
• Lavori di gruppo
1. Figura della donna nei media
In questo testo si parla di come le donne vengono rappresentate nei media, specialmente nella
televisione e ancora più in specifico all’interno della RAI. I termini presi in considerazione sono
1) Rappresentazioni stereotipate / presenza di stereotipi 2) Rappresentazioni contro - stereotipate
e innovative 3) Rappresentazioni della violenza di genere 4) La violenza di genere negli
aggiornamenti legislativi e nella sfera pubblica
Viene inoltre presentato l’”heterosexual script”, ovvero l’idea secondo la quale per essere ben
accetti nella società bisogna essere eterosessuali e attenersi agli stereotipi di genere.
2. Donne e grammatica
3. Maschi e femmine si nasce, uomini e donne si diventa
4. Parità di genere in Europa
ALTRO
• Incontro con esperte esterne

LAVORO AUTONOMO
1. Suddivisione in gruppi (Diario / Documentazione, PowerPoint, Video, Mappa concettuale /
Cartellone)
2. Proseguimento lavori di gruppo di Italiano.

mercoledì 20 febbraio 2019

Progetto

Progetto classe 2S - “FrAgile”

Titolo iniziale: Violenza IN Genere

Gruppo di lavoro:
Claudia Rizzieri
Carla Arcieri
Valentina Mignolli
Nazario Zambaldi (coordinatore)

Soggetti coinvolti: insegnanti consiglio di classe, ragazze e ragazzi della classe, esperti esterni, agenzie del territorio

Situazione di partenza:
- in base a un primo consiglio di classe si è individuato il tema “Violenza sulla donna” e una
laboratorio di fotografia proposto da Carla Arcieri per maturare capacità di riflessione e
competenze comunicative specifiche
- in base a colloqui con Claudia, con Carla, quindi una breve condivisione in classe con ragazze
e ragazzi durante la compresenza di Valentina e Claudia si è rilevato che il tema così definito
andrebbe già ad anticipare la conclusione del percorso, in particolare si è ritenuto che per lo
stesso gruppo classe sia più pertinente a questo livello di studi e fase evolutiva individuare
quale sia una cultura o subcultura, mentalità, un linguaggio, una comunicazione, atteggiamenti,
azioni violente, o che possano favorire violenza, quindi specificare i soggetti, deboli, fragili,
eventualmente focalizzando nel femminile la vittima, ma senza dare per scontato questo esito
- in base a ulteriore feed-back in classe il focus su donna vittima di violenza andrebbe focalizzato
dal principio, restano valide le osservazioni sopra su approcci di avvicinamento e chiarimento
del tema
Contenuti:
- la violenza come anticipato nella premessa poggia su ruoli che vengono agiti implicitamente
dalla comunicazione, dalle relazioni, dai contesti, in specie educativi (anche nell’esperienza
delle ragazze e dei ragazzi), scuola e famiglia
- le declinazioni per le varie discipline possono essere molteplici, come gli esempi di violenza sui
deboli, di azioni, linguaggio o comunicazioni violente e i temi connessi alla letteratura, storia,
pedagogia, psicologia
- riflessione attraverso il mezzo fotografico: possibilità di elaborare attraverso la comunicazione
tanto una lettura critica di stereotipi (di genere se questo è il focus) quanto una competenza
specifica nell’uso del mezzo per cogliere aspetti autentici, nel ritratto in particolare - possibilità di aderire a laboratorio (da concordare) all’interno del percorso “Farsi schermo” in
particolare in occasione di spettacolo “In your Face” condotto da Fiorenza Menni, attrice
(premio Eleonora Duse nel 2007) che ha affrontato in più momenti tematiche legate al genere, al
femminile e alla violenza, a scuola per uno spettacolo su Facebook in dialogo drammaturgico
con l’opera di Pirandello
Finalità e obiettivi:
- individuare alcune matrici di comportamenti, stili, relazioni violente
- riconoscere ruoli storicamente, socialmente e culturalmente definiti come destinatari di violenza - realizzare uno strumento, manufatto, video, sito web o servizio anche a livello progettuale che
possa prevenire o sensibilizzare all’ambito scelto (violenza sulla donna)
Valutazione:
- elaborati finali in immagini fotografiche tematiche - rielaborazione scritta eventualmente collegata anche a livello espositivo - progetto di un’azione, opera, servizio o altro mirato alla sensibilizzazione nella comunità e alla
prevenzione